Buongiorno ragazzi!
Eccoci con i temi del primo lunedì di dicembre.
Orsola Riva, per Corriere della Sera, vi parla di bullismo, partendo da due spunti non convenzionali.
Il primo spunto viene offerto da un video postato online dal Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, in cui si invita a “litigare bene”, ovvero a discutere per difendere le proprie idee, senza bisogno per questo di insultare e limitare la libertà di chi si trova di fronte a noi. Il concetto di lesione della libertà altrui è molto ampio: anche diffondere un’immagine un video non autorizzato, magari imbarazzante, limita chi si trova vittima di questo atto.
Il secondo spunto, invece, nasce da alcuni dati statistici: pare che almeno un ragazzo su 3 abbia subito degli atti di bullismo, anche se la maggior parte delle vittime non denuncia. Proprio per questo motivo, diventa fondamentale il ruolo dell’osservatore, ma la statistica ci dice che un ragazzo su 4 rimane immobile, e uno su 5 addirittura dichiara di non essersi accorto di nulla, non schierandosi dalla parte delle vittime.
Quando si parla del bullismo spesso vi viene spiegato cosa non si deve fare, e Orsola Riva dunque vi domanda: voi sapete invece cosa DOVETE fare se vi trovate testimoni di un atto di bullismo? A chi vi rivolgete? Quale può essere secondo voi la persona giusta: Gli altri compagni, il prof, i vostri genitori?
Luca Tremolada per Il Sole 24 Ore vi parla della morte di Fidel Castro, e di com’è stata raccontata la vita del leader cubano sui giornali e su internet.
Come sicuramente saprete, la scorsa settimana è scomparso il dittatore cubano Fidel Castro, un personaggio dalle tinte forti attraverso le quali è passata, nel bene e nel male, la storia del ‘900.
A seguito della sua morte, abbiamo assistito al racconto della sua vita attraverso le immagini riproposte dai telegiornali, dai video su YouTube, sintetizzata nei 140 caratteri di twitter, ecc.
Insomma, per farsi un’idea completa è utile guardare questo mosaico formato da immagini provenienti da mezzi diversi, e risulta interessante rileggere le pagine di storia con la modernità dei nostri mezzi di comunicazione.
L’invito di Tremolada è quello di guardare a Fidel Castro come a una figura chiave per interpretare il ‘900, non solo in quanto figura storica, ma vedere come è stato raccontato il suo personaggio.
Il vostro compito per questa settimana è quello di analizzare lo “storytelling” di questa vicenda, per ripercorrere la storia del ‘900 anche attraverso l’avventura di quella piccola isola cubana.
Gianluigi Schiavon, per Quotidiano Nazionale, vi parla di anziani e truffe, partendo da un’inchiesta condotta proprio dal questo giornale.
Il numero di anziani raggirati, derubati, umiliati, picchiati anche fino alla morte, è in continua crescita e il fenomeno sembra non arrestarsi. Proprio per questo QN ha deciso di indagare, con un’inchiesta intitolata “sos truffe” che ha raccolto moltissime storie di anziani vittime di falsi carabinieri, falsi operai, falsi controllori, insomma, truffatori.
A Milano a seguito del suicidio di un nonno che era stato raggirato, è nato un pool anti truffe, composto da autorità riunite per cercare di contrastare le truffe agli anziani, ma questo può bastare ad arrestare il fenomeno?
L’inchiesta di QN ha portato anche a una proposta di legge da parte del PD: la truffa diventa aggravata se compiuta ai danni di una vittima con di oltre 65 anni, con arresto non più facoltativo ma obbligatorio in flagranza di reato.
La proposta di legge ha ricevuto un appoggio unanime e potrebbe entrare in vigore. La domanda per voi è la seguente: pene più severe per chi truffa gli anziani, voi che ne pensate? Siete d’accordo?
Partecipate con grande entusiasmo come sempre, e non perdetevi il nostro post di giovedì nel quale vi sveleremo il fantastico concorso fotografico legato al Natale!