Nicola Saldutti, blogger per il Corriere della Sera, questa settimana vi parla della manovra finanziaria, un argomento che può sembrare noioso e lontano da voi ma che in realtà non è esattamente così. In queste settimane il Governo è in procinto di approvare la cosiddetta manovra finanziaria, ovvero la legge di bilancio che con la sua attuazione serve a sostenere tutta una serie di spese e di iniziative (dagli stipendi dei dipendenti pubblici agli investimenti più necessari, dalla manutenzione del territorio ai finanziamenti per nuove iniziative magari per la scuola ecc..). La Manovra funziona in questo modo: viene presentata una legge di bilancio che viene valutata dall’Unione Europea (che ne deve valutare la compatibilità con le norme comunitarie) e in seguito dal Parlamento. In questi giorni sono stati presentati tutta una serie di emendamenti, ovvero richieste di modifiche ad una o a più norme contenute nella legge; ad oggi ne sono stati presentati più di 3000 ma non è possibile discuterli tutti perché il tempo non è sufficiente pertanto il Governo ascolta tutte le parti e dà vita ad un unico emendamento – il cosiddetto Maxi Emendamento – che contiene tutte le modifiche. Questo è un processo che si ripete ogni anno (la manovra entra in vigore dal 1°Gennaio dell’anno successivo) ed è importante che anche i più giovani comincino a saperne qualcosa in più perché spesso le norme contenute riguardano anche loro. Molti sostengono che questa legge sia la più importante ad essere varata dal Parlamento. Secondo voi, per conciliare l’equilibrio economico con il benessere dei cittadini, quali potrebbero essere le norme che bisognerebbe adottare?
Luca Tremolada, blogger per Il Sole 24 Ore, questa settimana vi parla invece di violenze di genere. Lo scorso anno sono stati 142 i femminicidi e 78 di questi sono stati commessi da fidanzati, partner, ex fidanzati, ex partner. I femminicidi seguono un trend diverso da quello degli omicidi che tra l’altro sono in leggero calo. Ma cos’è esattamente un femminicidio? La definizione corretta riporta che si tratta di una violenza estrema da parte dell’uomo nei confronti di una donna, proprio perché è donna. Nel 2017, secondo l’Istat, 1 donna su 1000 si è rivolta ad un centro Anti-violenza e 2 su 3 sono state prese in carico dal centro (circa 29mila donne). Questi fenomeni vengono raccontati con i numeri ma i numeri non raccontano tutto e forse non aiutano neanche a capire le reali dimensioni di tutto questo. Sono le storie delle singole donne che possono dare sostanza ai numeri e che possono dare un senso alle statistiche. Voi cosa ne pensate? Cosa sta succedendo alla società e quali possono essere secondo voi le soluzioni al problema? Una nuova legge potrebbe aiutare? Sono necessarie pene più severe? Ma soprattutto pensate che un lavoro più profondo sulla società civile possa essere necessario?
Marcella Cocchi, blogger per il quotidiano.net, questa settimana vi parla di assenteismo e di ritardi nelle ricostruzioni post terremoto. Oggi le immagini, che siano fotografie o video, possono comunicare molto di più che un articolo. La giornalista riporta l’esempio di una foto, postata da un deputato e pubblicata sul suo giornale, che riporta l’immagine della Camera dei Deputati praticamente deserta (erano presenti solo 6 deputati su 630) in occasione della discussione del Decreto Sisma per lo stanziamento dei fondi per le ricostruzioni nei territori colpiti dal sisma nel 2016. All’ordine del giorno anche la discussione di una serie di nuove linee guida in caso di eventi sismici di quel tipo. L’articolo riporta anche delle interviste a due sindaci delle zone terremotate che hanno riportato le gravi condizioni in cui versano ancora la maggior parte degli edifici e delle lentezze burocratiche che la politica comporta. Voi cosa ne pensate? La politica può davvero frenare o danneggiare, anche con l’assenteismo riportato, le ricostruzioni di queste aree? Avete altri casi da segnalare?