Buongiorno ragazzi,
siamo già alla quarta settimana di concorso e i giornalisti coinvolti nel progetto sono pronti per parlarvi dei temi che hanno scelto di discutere con voi.
Orsola Riva, per il Corriere della Sera, vi propone un quiz partendo dal nuovo Decreto Sicurezza.
Grazie a questo Decreto, da ora in poi per ottenere la cittadinanza si dovrà attestare di conoscere la lingua italiana almeno al livello B1.
La giornalista vuole provare a fare questo test con voi perché a volte le risposte alle domande non sono così immediate. Si tratta di testi che non richiedono un’analisi grammaticale o logica, ma una compressione approfondita del testo.
La Riva vi invita a visitare il sito di Corriere.it/scuola per provare il test e vedere se voi riuscireste a superarlo.
Intanto vi propone un esempio:
“Lettera ad una rubrica di una rivista.
Siamo due studentesse straniere in Italia per studiare l’italiano a Roma. Appena arrivate alla stazione Termini, abbiamo preso un taxi regolare, bianco, con la luce sopra. Dovevamo andare all’inizio di via Nomentana e il tassista, subito, ci ha detto di non conoscere bene questa strada: così ha cominciato a girare per le vie di Roma. Il giorno dopo abbiamo visto che la nostra casa è molto vicina alla stazione e abbiamo capito che ci ha ingannate per prenderci 35 euro per la corsa.
Catia e Kristina”. ( La Repubblica, 5 febbraio 2017)
Adesso le domande:
Catia e Kristina, nella lettera,
a) danno dei consigli agli stranieri che prendono un taxi a Roma
b) manifestano il loro grande dispiacere per aver pagato i 35 euro
c) descrivono il comportamento poco corretto del tassista romano
La risposta giusta è la C, però le altre non sono palesemente false perché forse in effetti volevano mettere in guardia gli altri turisti e di sicuro non erano contente di aver speso più soldi del dovuto.
Voi che siete nati e cresciuti in Italia passereste questo test? Provate a farlo.
Luca Tremolada, per il Sole 24 Ore, vi parla dell’assalto al Pianeta Rosso.
Dopo sette mesi di viaggio, Insight è atterrata su Marte. Siamo riusciti ad atterrare per ben sette volte sul Pianeta Rosso e continuiamo ad andarci perché cerchiamo la vita.
Dagli anni ’70 sapevamo che Marte aveva l’acqua, ma a luglio è stato scoperto un grosso lago salato sotto la crosta del pianeta.
Con questa missione si cercheranno i microbi, dopo che la spedizione precedente aveva trovato delle forme di vita complesse.
In sostanza quello che si cerca è la vita!
La domanda che il giornalista vi pone è perché andiamo nello spazio e cerchiamo l’esplorazione del Pianeta Rosso? Questi soldi potrebbero essere utilizzati in modo alternativo oppure la ricerca in questo senso può avere delle ricadute anche sulla tecnologia quotidiana?
Marcella Cocchi, per il Quotidiano Nazionale, parla della rivoluzione che anche quest’anno coinvolge la Maturità.
Di cambio in cambio il governo sta pensando nuovamente di modificare l’esame di Stato.
Ma voi sapete come è nata la Maturità?
Nel 1923, dopo la marcia su Roma del 1922 che aveva portato all’ascesa del fascismo, il Ministro Gentile fece una riforma della scuola che prevedeva anche l’introduzione dell’esame di Stato nella maniera in cui lo intendiamo oggi. Le differenze comunque c’erano: aveva quattro prove scritte, c’era una commissione giudicante di docenti esterni e l’esame orale era fatto sugli ultimi tre anni di percorso scolastico. Di anno in anno la Maturità è cambiata decine di volte: negli anni delle contestazioni studentesche intorno al 1968 c’erano per esempio solo due prove scritte e il voto era espresso in sessantesimi. Quasi ogni governo della nostra storia ha voluto mettere la propria impronta sulla Maturità o comunque su una riforma scolastica.
Le ultime modifiche prevedono una serie di cose: la scomparsa del quizzone, l’eliminazione del tema storico, e la trasformazione della seconda prova in prova mista.
Questo vuol dire che al classico non ci sarà più la versione tradizionalmente intesa, ma ci sarà una prova mista in cui gli studenti dovranno tradurre un testo, contestualizzarlo e rispondere alle domande nella parte sottostante. Allo scientifico i ragazzi dovranno risolvere uno dei due problemi proposti e rispondere alle domande. Anche per gli istituti tecnici e professionali potrebbe esserci la prova mista.
All’orale, poi, non ci sarà più la tesina e si potrà parlare della propria esperienza scuola/lavoro. Si avrà la possibilità di essere interrogati anche sulla Costituzione dunque su quella che un tempo veniva chiamata educazione civica.
La giornalista a questo punto vi chiede: voi cosa ne pensate? Come dovrebbe essere la nuova Maturità? È giusto secondo voi abolire il tema storico?