Buongiorno ragazzi! È lunedì, il che significa nuovi temi per ilquotidianoinclasse.it.
Orsola Riva, per Corriere della Sera, vi parla di Erasmus, il programma di scambi e mobilità destinato agli studenti universitari europei, attraverso il quale è possibile trascorrere sei mesi o un anno in un’Università straniera e vederselo riconosciuto nella propria Facoltà di riferimento.
Il programma Erasmus è nato nel 1987, vale a dire due anni prima della caduta del muro di Berlino, costituendo una sorta di Schengen ante litteram degli studenti, perché ha fatto cadere i confini tra i paesi europei, permettendo ai giovani universitari di assaporare il piacere di essere cittadini di tutta Europa. Nel corso degli anni ha avuto, inoltre, tanti “testimonial”: sono stati in Erasmus il Ministro degli Esteri Federica Mogherini, il Rettore della Bocconi e persino la stessa Commissaria europea Cecilia Malmström.
Qualche giorno fa sul Corriere della Sera è uscito un articolo che faceva un bilancio dell’Erasmus in relazione all’anno 2014, riportando un dato abbastanza lusinghiero per gli Italiani: sembra infatti che i nostri connazionali che hanno avuto un’esperienza di tirocinio all’estero abbiano quasi il doppio delle probabilità (51% contro il 30%), rispetto ai loro colleghi europei, di trovare un impiego o meglio di ricevere un’offerta di lavoro da parte dell’azienda presso cui hanno svolto il tirocinio. Questo accadrebbe perché, riporta l’articolo del Corriere della Sera, tutti i ragazzi del Sud Europa dimostrano di avere una serie di attitudini caratteriali, tra cui determinazione, curiosità e flessibilità, che tanto piacciono ai datori di lavoro.
Sulla scorta di questo articolo, la Fregonara vi vuole far riflettere sull’Erasmus e sul vostro rapporto con le esperienze lavorative e professionali all’estero. Pensate di avere le qualità indispensabili per spingervi a fare un periodo di studio o lavoro in un altro paese europeo, magari per trovare più facilmente un buon impiego?
Luca Tremolada per Il Sole 24 Ore vi parla di numeri in relazione al settore dell’occupazione in Italia. Nel dicembre scorso si è avuta un’importante frenata nel numero dei disoccupati, perché sono stati creati in un anno ben 109 mila posti di lavoro in più.
È invece di questi giorni la notizia del superamento di Google su Apple come società più capitalizzata al mondo. Questo sta a significare due cose molto importanti: da un lato, il fatto che i marchi più ricchi sono costituiti dalle aziende che operano nel settore della tecnologia. Dall’altro, il fatto che la sfida per accaparrarsi le quote di mercato è combattuta sostanzialmente dai due grandi colossi dell’Hi-Tech.
Alla luce di tutte queste informazioni, dunque, Tremolada vi chiede: sapendo che queste sono le aziende più interessanti, ricche e potenti al mondo, voi dove andreste a lavorare?
Gianluigi Schiavon, per Quotidiano Nazionale, vi parla di partite di calcio e di spettatori negli spalti, prendendo le mosse da un recente episodio, accaduto a Fiorano, in provincia di Modena, dove una partita di calcio tra ragazzi di un’eta compresa tra i 14 e 16 anni, è stata sospesa proprio per decisione dei giocatori, perché i genitori litigavano.
Purtroppo, non si tratta di un caso isolato: in Toscana, un altro incontro di calcio giovanile è stato recentemente sospeso, a causa dei litigi tra genitori, dallo stesso allenatore della squadra. La notizia eclatante è, tuttavia, che il mister è stato multato dalla FIGC proprio per aver interrotto il gioco! Oppure, sempre in Toscana, a Livorno, durante una partita, sono intervenuti i Carabinieri a sedare le risse tra i genitori.
Voi ragazzi, che cosa ne pensate? Se state giocando in campo e vostro padre esagera con il tifo, siete contenti o vi arrabbiate?