Buon lunedì ragazzi! Eccoci, puntuali, con i temi della venticinquesima settimana.
Orsola Riva, per Corriere della Sera, questa settimana parla di scuola e droga, partendo da un recente accadimento.
La scorsa settimana infatti, il noto liceo romano “Virgilio” si è reso protagonista di una vicenda che ha fatto molto discutere: durante l’intervallo, le forze dell’ordine sono intervenute arrestando un ragazzo maggiorenne che stava spacciando dell’hashish. Ciò ha provocato una “rivolta” da parte degli studenti, che hanno prima perso d’assalto l’ufficio del preside e poi hanno manifestato in strada, supportati anche da alcuni genitori, contro il clima “poliziesco” creato dalla preside del liceo.
Nonostante sia innegabile il bisogno di far intervenire le forze dell’ordine in presenza di un alunno sorpreso nell’atto dello spaccio, la scuola dovrebbe usare l’educazione e il dialogo per prevenire, anche con l’ausilio di esperti esterni come psicologi, medici e uomini di legge per mettere in guardia i ragazzi sui rischi dalla dipendenza dalle droghe.
Ecco quindi la domanda che vi rivolge la Riva: avete mai parlato a scuola di droga? E, se non è mai successo, pensate che sarebbe utile aprire un canale di comunicazione su questi argomenti?
Luca Tremolada per Il Sole 24 Ore vi parla del referendum sulle trivelle. Tra una settimana infatti, si voterà per il referendum che chiede di cancellare la norma che consente alle società petrolifere di cercare ed estrarre petrolio entro le 12 miglia marine dalla costa italiane fino a quando il petrolio non si esaurisce.
In caso di vittoria del sì, quando scadranno le concessioni verranno bloccati molti investimenti, tra i quali tre grandi giacimenti attivi. Questo potrebbe significare essere più dipendenti dagli altri paesi per quanto riguarda il petrolio ma, probabilmente, anche una possibilità minore di inquinare il mare. Se vincesse il no invece, quando scadranno le concessioni le compagnie petrolifere potranno chiedere il prolungamento dell’attività e investire nel rinnovamento degli impianti.
Ciò che Luca Tremolada vi chiede è: quale sarebbe l’impatto ambientale della vittoria del sì e del no? Cosa cambierebbe per i petrolieri, e per le regioni che affacciano sui giacimenti? Che conseguenze potrebbe avere il referendum sulla nostra dipendenza/indipendenza dalle fonti energetiche?
Gianluigi Schiavon, per Quotidiano Nazionale, vi parla di comunicazione digitale, prendendo spunto dalla scomparsa di Raymond Tomlinson, inventore della “@”, la chiocciolina che utilizziamo per inviare le email.
Tomlinson infatti con la sua invenzione della chiocciola nel ’71, ha dato il via agli scambi di email che hanno portato negli anni alla comunicazione digitale a cui siamo sempre più abituati. Ma quali sono le conseguenze di questo processo? QN ha pubblicato un’inchiesta in cui si parla di “demenza digitale”, ovvero del fatto che i ragazzi sono sempre meno capaci di scrivere a mano e fanno fatica a leggere il corsivo, proprio a causa dell’uso costante della tecnologia come unico mezzo di comunicazione scritta.
La domanda di questa settimana è dunque una provocazione: riuscite a dire basta a sms ed email e a utilizzare solo la penna per un giorno?