• Daniel ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 4 giorni fa

    Recensione: “Torna la guerra dei dazi, ma a chi conviene davvero?” , Daniel Dell’aria e Luca Caramanna Liceo Galileo Galilei Palermo 4GIMG_7728

    La questione dei dazi è tornata a far parlare di sé, creando nuove preoccupazioni e interrogativi a livello globale. La “guerra dei dazi”, termine utilizzato per descrivere l’imposizione reciproca di tariffe tra paesi, ha avuto un impatto significativo sull’economia mondiale, in particolare tra le grandi potenze come gli Stati Uniti, la Cina e l’Unione Europea. La domanda che emerge con forza è: a chi conviene davvero? In un contesto di crescente protezionismo, i dazi vengono spesso giustificati come un modo per difendere l’industria nazionale, contrastare pratiche commerciali sleali o ridurre il deficit commerciale. Tuttavia, se da un lato può sembrare che i dazi favoriscano i produttori locali, la realtà è ben più complessa. Innanzitutto, l’imposizione di dazi può danneggiare anche le aziende interne. Se un paese aumenta i dazi sulle merci importate, queste diventano più costose per i consumatori e le imprese che le utilizzano. Di conseguenza, i prezzi aumentano, abbattendo il potere d’acquisto e riducendo la competitività del mercato. Inoltre, molti settori produttivi dipendono da forniture estere a costi contenuti: l’aumento dei dazi potrebbe dunque tradursi in una maggiore difficoltà nell’approvvigionarsi di materie prime, con effetti negativi anche sulle imprese locali. D’altro canto, la guerra dei dazi può portare anche a misure di ritorsione da parte dei paesi coinvolti, che potrebbero colpire i prodotti esportati dal paese che ha imposto le tariffe. Ciò ha ripercussioni su chi esporta e può anche generare perdite di mercato, aggravando ulteriormente la situazione economica. Infine, è fondamentale considerare che i consumatori finali sono spesso i più colpiti. Con l’aumento dei prezzi dei beni importati, le famiglie si trovano a dover affrontare costi più elevati per i beni di consumo quotidiani. A lungo termine, l’effetto negativo sui consumatori può superare qualsiasi vantaggio immediato per i produttori. In conclusione, mentre i dazi potrebbero apparire come una soluzione rapida per alcuni problemi economici, l’effetto complessivo è spesso dannoso per molti soggetti coinvolti. La guerra dei dazi, quindi, sembra avvantaggiare più i governi che le singole imprese o i consumatori, e solleva interrogativi sulla sostenibilità di questa strategia economica nel lung

  • Daniel ha scritto un nuovo articolo 3 mesi, 2 settimane fa

  • Daniel ha scritto un nuovo articolo 4 mesi, 2 settimane fa

    Recensione sull’articolo del Corriere della sera:“Muore per l’operazione, medico scelto su Tiktok”. Scritta da Daniel Dell’aria e Luca Caramanna del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Palermo.IMG_5951

    L’articolo del Corriere della Sera “Muore per l’operazione al naso, il medico scelto su Tiktok” descrive una tragica vicenda accaduta a Roma, dove Agata Margaret Spada, una ragazza siciliana di 22 anni, è morta in seguito a un intervento di rinoplastica. La giovane aveva scelto il chirurgo attraverso TikTok, attirata dai contenuti sponsorizzati del medico. Durante la procedura, ha subito complicazioni gravi a causa dell’anestesia, con un rapido peggioramento delle sue condizioni. Ricoverata in rianimazione, è deceduta dopo tre giorni. Le indagini hanno evidenziato anomalie nell’ambulatorio dove è avvenuto l’intervento, che risultava privo di targhe identificative e di documentazione clinica adeguata. Sono stati sequestrati i locali, e due medici, padre e figlio, sono indagati per omicidio colposo. La mancanza di un consenso firmato dalla ragazza aggrava ulteriormente la posizione degli indagati. Questa tragedia ha sollevato interrogativi sull’affidabilità dei professionisti che promuovono i propri servizi tramite i social media e sull’importanza di scegliere strutture sanitarie qualificate per interventi chirurgici, anche quelli di natura estetica. Da quest’articolo si evince quindi la tragicità delle condizioni del settore giovanile italiano, causate dalla crescita dell’importanza che i giovani danno alla bellezza, vista come il valore fondamentale e primario che forma un individuo. Attraverso i social sempre di piu la bellezza assume la caratteristica principale per diventare famosi e arrivare al successo, e sempre sui social ,medici non certificati come in questo caso,sfruttano questo fenomeno per sponsorizzare trattamenti e prodotti che spesso non sono garantiti e possono causare sfortunati e tragici incidenti come quello di Agata Margaret Spada. Da questo, emerge un problema incombente: la necessità di regolamentare in modo più rigoroso la pubblicità di servizi medici sui social media, per evitare che simili tragedie si ripetano. È cruciale che il desiderio di miglioramento estetico non metta mai a rischio la vita, spingendo le persone verso soluzioni apparentemente semplici, ma potenzialmente pericolos

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