Le intelligenze artificiali (AI) hanno rapidamente trasformato il nostro modo di vivere e lavorare, permeando ogni aspetto della società moderna. Da algoritmi di raccomandazione su piattaforme di streaming a sistemi di assistenza sanitaria avanzati, le AI sono diventate un pilastro fondamentale della nostra vita quotidiana. Tuttavia, con il loro crescente utilizzo, sorge la necessità critica di regolamentare il loro impiego per garantire che non prevarichino sui diritti e sulla sicurezza delle persone.
Innanzitutto, è importante comprendere il funzionamento delle AI. Queste macchine imparano dai dati, analizzandoli per scoprire regolarità fare dei modelli e infine delle previsioni; all’incirca come si fa in fisica; c’è però una grande differenza: mentre la fisica è fondata sulla logica matematica, il cuore del AI è la statistica. L’analisi statistica di grandi quantità di dati permette di trovare regolarità, e quindi fare previsioni, anche in campi dove il ragionamento umano è impotente, per esempio nell’analisi del comportamento di grandi masse di persone (analisi che permette poi di influenzare questo comportamento, da qui parte del grande interessamento per l’AI). Tuttavia, proprio questa natura statistica le rende imprevedibili. Non è possibile sapere in anticipo che strada seguirà per completare il compito che gli è stato richiesto; dunque potrebbe succedere che consegua gli obiettivi in modo cinico portando, inavvertitamente, delle conseguenze per noi spiacevoli. Questo fatto è illustrato molto bene in una novella, nella quale un uomo chiede a una zampa di scimmia magica come desiderio duecento sterline. Il giorno dopo il figlio dell’uomo muore in un incidente in fabbrica e al padre in lacrime sono portate, proprio, duecento sterline come risarcimento.
Un altro punto chiave nella regolamentazione delle IA è la loro opacità. Attualmente, è difficile supervisionare il loro lavoro poiché il loro modo di ragionare è molto diverso da quello umano. Non possiamo guardare dentro il processo decisionale di un’IA; possiamo solo valutare i risultati che produce.
Questo ci espone a rischi significativi, specialmente quando le decisioni dell’IA influenzano la vita delle persone, come nel caso di selezione del personale. È stato infatti appurato che è impossibile nascondere alle AI le informazioni sensibili delle persone; infatti queste tecnologie riescono a risalire ad esse tramite altre informazioni, per esempio, i video guardati sui social e non sappiamo da quali altri luoghi online la macchina potrebbe ottenere indirettamente queste informazioni.
Nonostante queste sfide, è impossibile ignorare il valore delle AI nella società moderna. Da ottimizzare processi aziendali a migliorare la precisione diagnostica in medicina, le AI hanno dimostrato il loro potenziale nel migliorare la nostra qualità di vita e accelerare il progresso scientifico. Spegnerle sarebbe non solo impraticabile, ma dannoso per l’innovazione e lo sviluppo tecnologico.
La soluzione a questa complessa questione risiede nella regolamentazione. È imperativo imporre limiti chiari e rigorosi sull’utilizzo delle AI, specialmente nei settori critici come la sanità, la giustizia e la sicurezza pubblica. Questi limiti devono garantire che le AI operino in modo trasparente e non discriminatorio, rispettando i diritti fondamentali delle persone.
Ciò potrebbe comportare un rallentamento del progresso nell’adozione delle AI in alcuni settori, ma è un sacrificio necessario per garantire che il loro impiego avvenga in modo sicuro. Nel frattempo, è necessario continuare a investire nella ricerca per sviluppare metodi migliori per comprendere e controllare le AI, in modo da garantire che il loro potenziale benefico sia pienamente realizzato senza compromettere la nostra sicurezza e il nostro benessere.
In conclusione, la regolamentazione dell’intelligenza artificiale è una sfida urgente e complessa che richiede un approccio scrupoloso. Dobbiamo accogliere le AI come strumenti potenti, ma anche riconoscere la necessità di limitare il loro impatto quando minacciano i diritti e la sicurezza delle persone. Solo attraverso una regolamentazione robusta possiamo dare inizio a una fruttuosa collaborazione tra uomo e AI.